Vita e opere in breve di Leonardo da Vinci, dalla vita privata, agli studi su scienza e arte, fino ai capolavori come Gioconda, Ultima Cena e Battaglia di Anghiari.
Leonardo da Vinci è considerato uno dei più grandi geni della storia, capace di unire arte, scienza e ingegneria in un unico percorso creativo. Nato a Vinci, in Toscana, crebbe in un ambiente che favorì la sua curiosità per la natura e le macchine. Figlio illegittimo di un notaio e di una donna di umili origini, ebbe una famiglia numerosa e rapporti complessi con i fratelli. La sua vita privata rimase avvolta nel mistero ma sappiamo che non si sposò mai e che visse accanto a collaboratori fidati come Francesco Melzi e Gian Giacomo Caprotti detto Salaì, spesso descritto come suo possibile amante. Leonardo studiò anatomia, botanica, matematica, fisica, musica, architettura e meccanica, lasciando taccuini ricchi di disegni e progetti sul volo, sulle macchine da guerra e sull’ingegneria idraulica. Tra le opere più celebri spiccano la Gioconda, l’Ultima Cena e la perduta Battaglia di Anghiari, insieme a progetti visionari che hanno anticipato secoli di innovazioni.
INDICE
- Chi era la famiglia di Leonardo da Vinci?
- La vita privata di Leonardo
- Cosa studiò Leonardo?
- Quali sono le opere principali di Leonardo?
Chi era la famiglia di Leonardo da Vinci?
Leonardo nacque il 15 aprile 1452 ad Anchiano, vicino a Vinci, figlio naturale di Ser Piero da Vinci, un notaio benestante, e di Caterina, una giovane donna di umili origini.
Il padre si sposò più volte, dando a Leonardo almeno dodici fratellastri e sorellastre con cui ebbe rapporti distanti e talvolta conflittuali, soprattutto per questioni di eredità.
Essere figlio illegittimo lo escluse da alcune carriere ufficiali come quella notarile, tradizionale nella famiglia paterna ma non gli impedì di ricevere un’educazione di qualità.
La famiglia paterna gli garantì infatti protezione e possibilità di apprendere arti e mestieri e fu proprio il padre che, intorno ai quattordici anni, mandò Leonardo a Firenze nella prestigiosa bottega di Andrea del Verrocchio, dove iniziò il suo percorso come pittore e tecnico.
In quel contesto apprese l’uso delle tecniche pittoriche, ma anche la lavorazione dei metalli, la scultura, la prospettiva e i principi della meccanica che più tardi avrebbero alimentato la sua genialità e che gli diedero l’opportunità di dare voce a una curiosità vivace, sviluppata già durante l’infanzia.
La vita privata di Leonardo
La vita privata di Leonardo è avvolta da un’aura di mistero. Ciò che sappiamo è che Leonardo non si sposò mai e non ebbe figli, e che scelse quindi una vita indipendente dedicata alla ricerca e alla creazione artistica e scientifica.
Tra i suoi rapporti personali più noti c’è quello con Gian Giacomo Caprotti, soprannominato Salaì, che entrò nella bottega di Leonardo da ragazzo, rimanendo poi al suo fianco per decenni. Oltre che allievo, Salaì fu anche modello per alcuni disegni e dipinti, contribuendo alla dimensione più intima della produzione leonardesca. Questi aspetti hanno contribuito ad alimentare l’ipotesi che Salaì fosse amante di Leonardo, anche se non si sono prove certe di una relazione sentimentale tra i due.
Un altro legame importante fu quello con Francesco Melzi, che lo accompagnò fino alla morte e divenne erede dei suoi manoscritti e disegni, preservando gran parte della sua opera.
Leonardo era noto anche per l’eleganza, l’amore per la musica e la moda, e per la capacità di affascinare le corti in cui lavorava. Dotato di talento musicale, sapeva suonare la lira e improvvisare componimenti, qualità che lo resero apprezzato nei salotti rinascimentali.
Leonardo morì ad Amboise, in Francia, il 2 maggio 1519, ospite del re Francesco I, che lo considerava un amico e consigliere, simbolo di un Rinascimento capace di unire cultura e innovazione.

Cosa studiò Leonardo?
Leonardo non frequentò l’Università, studiò da autodidatta spaziando tra materie diverse tra cui pittura, scultura, ingegneria, anatomia, botanica, architettura, ottica, idraulica, musica e matematica.
La sua curiosità e il suo spirito di osservazione lo accompagnarono dall’infanzia all’età adulta e nei suoi taccuini, annotò idee e disegni sulla meccanica e il movimento, sul corpo umano, sulla natura.
Nei celebri Codice Atlantico e Codici di Madrid si trovano macchine in grado di ridurre la fatica dell’uomo, dissezioni anatomiche che anticiparono la medicina moderna, appunti sul volo elaborati osservando uccelli e pipistrelli per immaginare dispositivi come ornitotteri, paracadute e la famosa vite aerea, antesignana dell’elicottero.
Dai suoi appunti spicca anche l’interesse per il moto dell’acqua, studiato per realizzare ingegnose opere di idraulica, sistemi di canali e macchine per il sollevamento dei liquidi, intuendo principi ancora oggi validi.
Coltivò anche la passione musica, componendo e costruendo strumenti, e si interessò di filosofia naturale e matematica applicata alla prospettiva, creando basi teoriche per la pittura e l’architettura.
Al tempo stesso progettò per i suoi committenti macchine da guerra come carri armati e armi innovative, nonostante fosse considerato pacifista e talvolta accusato di inserire difetti nei disegni per evitarne l’uso distruttivo.

Quali sono le opere principali di Leonardo?
La produzione artistica di Leonardo comprende alcuni dei dipinti più iconici della storia. Tra le prime opere spiccano l’Annunciazione e il contributo al Battesimo di Cristo nella bottega del Verrocchio, dove già dimostrò una capacità superiore nel rendere la luce e il movimento.
A Milano, per Ludovico il Moro, realizzò l’Ultima Cena (1495-1498), un capolavoro rivoluzionario per composizione e intensità emotiva, che trasformò il modo di rappresentare la scena evangelica.
Tra il 1503 e il 1506 dipinse la Gioconda, oggi al Louvre, celebre per il sorriso enigmatico e la tecnica dello sfumato, che fonde i contorni in un’atmosfera morbida e vibrante. Importante anche la Vergine delle Rocce, di cui esistono due versioni, a Parigi e a Londra, entrambe caratterizzate da un uso sapiente della prospettiva e della luce.
Un capitolo affascinante è la Battaglia di Anghiari, grandioso affresco destinato al Salone dei Cinquecento a Firenze ma mai completato e che oggi sopravvive attraverso copie e incisioni, che testimoniano la forza dinamica del progetto e la capacità di Leonardo di rendere la tensione drammatica del combattimento.
La grandezza di Leonardo non si misura solo nei capolavori pittorici, ma nel suo metodo e nella sua capacità di osservare la natura, analizzarne i meccanismi e tradurli in arte e invenzioni.
Oltre alla pittura, Leonardo progettò scenografie teatrali, fortificazioni, macchine sceniche e studi di urbanistica, anticipando principi di design e ingegneria moderni.
La sua capacità di pensare oltre i limiti del tempo lo ha reso un simbolo universale di creatività e innovazione, unendo discipline apparentemente lontane come la pittura, la scienza e la tecnologia. Ancora oggi il suo nome evoca ingegno, curiosità e desiderio di conoscere senza confini e ispira ingegneri, artisti e scienziati in tutto il mondo.
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