La famiglia di Leonardo da Vinci e influenza sul suo percorso, i fratelli e la famiglia allargata, amori, figli e amicizie, la sua eredità.
La famiglia di Leonardo da Vinci fu ampia e complessa e non rappresentò un punto fermo nella sua vita. Leonardo nacque infatti da genitori con origini molto diverse ed ebbe molti fratelli e sorelle con cui non coltivò rapporti stretti. La sua condizione di figlio illegittimo influenzò il suo percorso sociale e legale, ma non gli impedì l’accesso a un’educazione privilegiata e di costruire una sorta di famiglia alternativa con i suoi allievi più fidati. La vita personale del genio rinascimentale ci restituisce l’immagine di un uomo che scelse di vivere libero da vincoli familiari, sociali e matrimoniali, dedicandosi alla sua arte e alla sua sete di conoscenza.
INDICE
- Quali sono le origini familiari di Leonardo da Vinci?
- I fratelli e la famiglia allargata
- Amori, figli e amicizie di Leonardo da Vinci
- Che influenza ha avuto la famiglia su Leonardo?
- Qual è l’eredità di Leonardo?
Quali sono le origini familiari di Leonardo da Vinci?
Leonardo da Vinci nacque il 15 aprile 1452 ad Anchiano, una piccola frazione vicino a Vinci, in Toscana.
La madre di Leonardo, Caterina di Meo Lippi, era una giovane donna di umili origini, mentre il padre, Ser Piero da Vinci, era notaio fiorentino proveniente da una famiglia agiata. I genitori di Leonardo non erano sposati e, dopo la sua nascita, Caterina convolò a nozze con un contadino della zona e Ser Piero contrasse matrimonio con diverse donne appartenenti a famiglie fiorentine rispettabili.
Leonardo trascorse i primi anni d’infanzia tra la casa materna e quella paterna, crescendo a contatto con i nonni e gli zii nella cittadina di Vinci. Questo ambiente rurale, a metà strada tra il mondo contadino e l’élite cittadina, contribuì a sviluppare la sua sensibilità per la natura e il suo spirito di osservazione.
La nascita illegittima non rappresentò un ostacolo per la crescita di Leonardo – che potè studiare e approfondire l’arte, la musica e la scienza – ma segnò comunque il rapporto con la famiglia, soprattutto in termini di eredità e riconoscimento sociale.
I fratelli e la famiglia allargata
Leonardo ebbe dodici fratellastri e sorellastre dal lato paterno e cinque dal lato materno. Ser Piero da Vinci si sposò infatti almeno quattro volte, generando numerosi figli legittimi, alcuni dei quali sono ricordati con nomi e date precise, come Antonio (1476), Maddalena (1477), Giuliano, Lorenzo, Violante, Domenico, Margherita, Benedetto, Pandolfo, Guglielmo, Bartolomeo e Giovanni. La mamma Caterina, invece, ebbe altri cinque figli: Piera, Maria, Lisabetta, Francesco e Sandra.
I rapporti tra Leonardo e i suoi fratellastri e le sue sorellastre furono però limitati a causa della distanza sociale e culturale che li separava. Leonardo era un artista, uno scienziato e un uomo di corte mentre i suoi fratelli e le sue sorelle erano più legati agli affari familiari e alle proprietà terriere. Questo aspetto emerse con forza al momento delle successioni ereditarie, quando la sua condizione di figlio illegittimo lo escluse in parte dai beni paterni, obbligandolo ad avviare una causa legale.

Amori, figli e amicizie di Leonardo da Vinci
Una domanda che sorge spesso riguarda la vita sentimentale di Leonardo da Vinci: Leonardo ebbe una moglie o si innamorò mai? La vita privata di Leonardo da Vinci è da sempre avvolta in un certo mistero e non esistono prove di legami sentimentali ufficiali, matrimoni o relazioni durature con una donna.
Non risulta dunque che Leonardo si sia mai sposato o che abbia avuto dei figli, mentre è noto che abbia coltivato legami stretti con i suoi allievi e collaboratori, ad esempio con Gian Giacomo Caprotti detto Salaì, che entrò nella sua bottega nel 1490, quando aveva circa dieci anni e, durante la loro relazione, posò per molti suoi dipinti e divenne una sorta di figura familiare.
In uno dei suoi appunti, Leonardo lo definì “ladro, bugiardo, ostinato e ghiotto” ma rimase al suo fianco per più di venticinque anni; un legame tanto duraturo da far parlare alcuni biografi di una relazione più intima, anche se non ci sono prove a riguardo. Leonardo lo descrisse con ironia nei suoi appunti come “ladro, bugiardo e ghiotto”, ma gli restò accanto per circa venticinque anni,
Un altro legame fondamentale fu quello con Francesco Melzi, giovane milanese di nobile famiglia, che divenne discepolo e compagno fedele. Melzi accompagnò Leonardo negli ultimi anni di vita in Francia, ereditandone i manoscritti e le carte e, dopo la morte di Leonardo, contribuì a diffonderne il pensiero raccogliendo e ordinando parte degli scritti. La scelta di lasciare a lui i suoi appunti rivela quanto fosse stretto il loro rapporto, più simile a quello tra padre e figlio che non a quello tra maestro e allievo.
Salaì e Melzi furono sicuramente le due persone più vicine a Leonardo, ma da Vinci costruì rapporti di amicizia anche con altri collaboratori, tra cui Cesare da Sesto, Marco d’Oggiono, Giovanni Antonio Boltraffio e Tommaso Masini da Peretola detto Zoroastro, amico e assistente che collaborò con lui in esperimenti di meccanica e anatomia.
Che influenza ha avuto la famiglia su Leonardo?
L’ambiente familiare di Leonardo era a cavallo tra due realtà molto diverse, quella della madre di origini contadine e quella cittadina e nobiliare del padre. Questo contribuì a forgiare la sua visione del mondo, come si evince dai suoi quaderni in cui si trovano appunti su natura, piante, animali, studi sul volo e fenomeni quotidiani descritti con la stessa attenzione riservata a progetti architettonici e invenzioni.
L’essere figlio illegittimo influenzò il percorso sociale e legale di Leonardo da Vinci, ma non gli impedì l’accesso a un’educazione privilegiata. Ad avviare Leonardo alla carriera artistica fu suo padre, che attorno al 1470 lo presentò alla bottega di Andrea del Verrocchio a Firenze, una delle più prestigiose dell’epoca. Qui Leonardo entrò in contatto con maestri come Botticelli, Perugino e Ghirlandaio, affinando le sue abilità e sviluppando quella curiosità universale che lo avrebbe reso celebre.
Qual è l’eredità di Leonardo?
Alla morte di Ser Piero, avvenuta nel 1504, Leonardo non fu incluso tra gli eredi a causa della sua nascita fuori dal matrimonio. La questione portò a un contenzioso legale che si risolse due anni dopo con una liquidazione che gli riconobbe una parte dei beni. In seguito alla morte della mamma Caterina, Leonardo si occupò delle spese funerarie, fatto che testimonia un legame affettivo mai del tutto reciso, nonostante la lontananza degli anni giovanili.
Leonardo da Vinci morì ad Amboise nel 1519, e i fratellastri reclamarono parte della sua eredità, mentre i manoscritti e i codici furono lasciati a Francesco Melzi, che ne custodì la memoria. Questo doppio destino che ha visto il patrimonio materiale andare ai fratelli e quello intellettuale all’allievo, riflette la duplice appartenenza di Leonardo: biologicamente legato a una famiglia numerosa, ma spiritualmente più vicino ai suoi discepoli.

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