Perché Leonardo da Vinci scriveva al contrario? Misteri e spiegazioni
Settembre 01, 2025


Perché Leonardo da Vinci usava la scrittura speculare: dalle esigenze da mancino alle teorie di segretezza, tra pratica, mistero e creatività.


Leonardo scriveva abitualmente da destra verso sinistra con lettere speculari, una tecnica che da sempre suscita fascino e curiosità. Questo particolare metodo di scrittura forse dipendeva dal fatto che Leonardo fosse mancino, dunque scrivere al contrario evitava di sbavare l’inchiostro, migliorando la pulizia e la fruibilità dei suoi testi. Forse però Leonardo scriveva al contrario per proteggere le sue idee in un’epoca in cui il plagio era frequente, rendendo i suoi appunti leggibili solo da chi avesse la chiave per decifrarli. Un’altra ipotesi è che la scrittura speculare fosse un vero e proprio esercizio mentale o artistico, una sfida creativa che rifletteva la sua predisposizione a sperimentare approcci non convenzionali.

INDICE

  1. Scrittura al contrario per non sbavare l’inchiostro
  2. Leonardo scriveva al contrario per proteggere gli appunti?
  3. Abitudine innata o artificio?
  4. Scrittura speculare come esercizio mentale
  5. Un gesto di libertà e ribellione
  6. Scrittura speculare e studi neurologici

Scrittura al contrario per non sbavare l’inchiostro

Il primo motivo per cui Leonardo scriveva al contrario riguarda la sua mano dominante. Leonardo era infatti mancino e, scrivendo da sinistra verso destra con penna e inchiostro, avrebbe inevitabilmente sporcato i fogli trascinando la mano sulle parole appena tracciate.

La scrittura speculare potrebbe quindi essere il risultato di una scelta pratica, modo per scrivere in modo pulito, senza macchiare i fogli e senza rischiare di rendere illeggibili gli appunti.

Questa spiegazione al perché Leonardo scrivesse al contrario è la più semplice e verosimile ma esistono anche altre teorie riguardo alla scrittura speculare.

Leonardo scriveva al contrario per proteggere gli appunti?

Accanto alla spiegazione pratica, nel tempo si è diffusa l’idea che Leonardo abbia usato la scrittura speculare per proteggere i suoi appunti, che contenevano osservazioni di anatomia, di ingegneria e di idraulica.

Secondo questa teoria, scrivere al contrario rendeva più difficile la lettura immediata, scoraggiando i curiosi o gli eventuali rivali. Alcuni biografi hanno parlato addirittura di una forma di “cifratura” ante litteram. Infatti, per decifrare la scrittura speculare serviva tempo e familiarità e non tutti erano in grado di leggere i quaderni di Leonardo.

Tra i pochi capaci di leggerli con agilità ci fu Francesco Melzi, il discepolo più fedele, che ereditò i manoscritti e li utilizzò per redigere il Trattato della pittura. Grazie a lui, molti appunti di Leonardo furono trascritti e tramandati. Diversi studiosi rinascimentali trovarono invece la sua grafia poco accessibile, motivo per cui i quaderni di Leonardo rimasero a lungo quasi ignoti.

In realtà, il codice speculare non era impenetrabile e bastava uno specchio per decifrarlo, ma in un’epoca in cui pochi sapevano leggere e ancora meno avevano accesso ai suoi manoscritti, è possibile che anche un piccolo ostacolo fosse sufficiente a scoraggiare intrusioni. La scrittura speculare, quindi, contribuì a rallentare la diffusione delle sue idee, che rimasero in gran parte patrimonio privato fino alla riscoperta ottocentesca.

Perché Leonardo scriveva al contrario
Perché Leonardo scriveva al contrario

Abitudine innata o artificio?

Il fatto che Leonardo scrivesse al contrario potrebbe essere frutto di una scelta per rendere più chiari i suoi appunti o per proteggerli ma potrebbe anche essere legata al suo sviluppo, dunque una scelta involontaria.

Alcuni bambini mancini, quando imparano a scrivere, tracciano naturalmente le lettere speculari e Leonardo potrebbe aver mantenuto questa inclinazione spontanea per tutta la vita, senza viverla come un’anomalia.

Scrivere al contrario potrebbe anche non essere un trucco consapevole, ma la prosecuzione di un gesto naturale mai corretto e anzi trasformato in un tratto distintivo della sua scrittura.

In questa prospettiva, il suo modo di scrivere diventa il segno di una mente che non si conformava alle convenzioni, preferendo seguire ciò che per lui era più agevole e spontaneo. Un piccolo dettaglio che riflette bene la sua indole anticonformista.

Scrittura speculare come esercizio mentale

Alcuni studiosi ipotizzano che scrivere al contrario fosse per Leonardo un modo per allenare la concentrazione e la memoria. Tracciare parole speculari richiede attenzione costante, rallenta il gesto e obbliga la mente a mantenere il controllo sul movimento, quindi la scrittura al contrario può essere vista come una forma di “ginnastica mentale”, un esercizio utile a un uomo che amava sperimentare e spingersi oltre i confini del pensiero comune.

Può essere che Leonardo abbia sfruttato la scrittura speculare per trasformare la scrittura in un’attività creativa e riflessiva e che anche il modo di scrivere fosse per lui un laboratorio intellettuale, un po’ come i suoi enigmi, giochi e indovinelli sparsi nei taccuini.

Leonardo scrittura al contrario

Un gesto di libertà e ribellione

C’è anche chi ha letto nella scrittura al contrario un gesto simbolico. Nel Rinascimento le regole della lingua e della scrittura erano precise e andare controcorrente significava sfidare implicitamente le convenzioni. Leonardo, che passò la vita a mettere in discussione dogmi e verità stabilite, potrebbe aver trasformato anche la grafia in un terreno di sperimentazione.

In quest’ottica, scrivere da destra a sinistra non è soltanto una necessità pratica, ma una dichiarazione di libertà: “perché seguire le regole se posso inventarne di nuove?”. Una piccola ribellione che ben si accorda con la sua personalità indipendente e con la sua inesauribile voglia di esplorare percorsi alternativi.

Scrittura speculare e studi neurologici

La grafologia e le neuroscienze hanno cercato di interpretare il fenomeno della scrittura speculare anche sul piano cognitivo. Alcuni hanno ipotizzato che Leonardo fosse affetto da dislessia o che possedesse un funzionamento cerebrale atipico, capace di favorire la scrittura al contrario, mentre altri hanno sottolineato che si tratta di un fenomeno noto anche in altri contesti, per esempio nelle incisioni tipografiche dove si scriveva in negativo per permettere la stampa in positivo.

Ciò che distingue Leonardo è però la sistematicità, dato che la scrittura al contrario rappresenta una regola nei suoi appunti privati e non un fenomeno occasionale. Questo rende ancora più affascinante il suo caso, perché unisce motivazioni pratiche e abitudini personali a un cervello capace di gestire con naturalezza un gesto inconsueto.