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Settembre 09, 2024

Le macchine volanti

La passione di Leonardo da Vinci per il volo aveva origini antiche. Egli stesso, infatti, disse di averne ricevuto un presagio fin dalla prima infanzia, quando un uccello gli aveva fatto visita nella culla… Quello fu forse il primo ricordo che il genio fiorentino conservò nel cuore e nella mente. Un ricordo, un sogno, che non avrebbe mai abbandonato.

Le macchine volanti

Leonardo fu il primo ad affrontare in modo sistematico la possibilità di utilizzare le conoscenze meccaniche per costruire macchine volanti, tra le quali troviamo il paracadute, la vita aerea e l’ornitottero.

L’elicottero

l progetto dell’elicottero di Leonardo da Vinci risale al 1493 circa, quando l’artista iniziò i suoi studi sulla vite aerea elicoidale, ossia una vite di lino progettata per girare, comprimendo l’aria e inducendo così il volo. Non esistono prove che Leonardo sia riuscito davvero a costruire la macchina che aveva immaginato, ma di certo con queste ricerche è riuscito a ipotizzare le potenzialità dell’elica con secoli di anticipo. Non a caso, gli elicotteri moderni utilizzano un sistema molto simile a quello da lui ideato.

Il paracadute

In un disegno datato all’incirca nel 1485, Leonardo elaborò una sorta di paracadute a forma di piramide. In un’annotazione, l’inventore scrisse che secondo lui l’uomo avrebbe potuto buttarsi da qualsiasi altezza senza farsi male se fosse stato dotato di una “tenda di lino” di 12 braccia di larghezza e 12 di profondità con le aperture tutte chiuse. La sua intuizione in futuro si sarebbe rivelata corretta.

L’anemometro

Durante i suoi studi sul volo, Leonardo da Vinci elaborò anche il progetto dell’anemometro, ossia un dispositivo in grado di misurare la velocità del vento che era già stato progettato in passato da Leon Batista. Gli studi di Leonardo, però, hanno reso questo strumento ancora più preciso e accurato.

Il contributo di Leonardo da Vinci

Sebbene non ci siano prove che dimostrino che queste opere ingegneristiche ispirate all’anatomia degli uccelli siano state effettivamente costruite, tali invenzioni hanno rappresentato un importante passo avanti nel campo dell’aviazione, anticipando concetti fondamentali per il volo umano e ispirando il successivo sviluppo di aeroplani ed elicotteri. 

Il maggior contributo di Leonardo è senz’altro l’essere andato oltre l’accurata raccolta di osservazioni, dettagli e progetti volti a riprodurre o mettere le ali all’uomo sulla scia del volo degli uccelli. Leonardo, ad un certo punto, inizia a desumere dalla molteplicità dei voli studiati alcuni principi, in particolare una legge fisica che li abbraccia e spiega tutti: l’aria è comprimibile e quando è compressa è capace di sostenere attraverso le ali un uccello in volo. Un principio, una legge sottostante alle manifestazioni degli eventi dal quale tutti questi possono essere desunti.

È la nascita dell’approccio scientifico, sviluppato nei secoli successivi da Galileo e Newton.

È la rivoluzione che impronta la nostra cultura.

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