Leonardo e la natura: studi su botanica e animali tra arte e scienza
Ottobre 17, 2025

Leonardo da Vinci osservò piante e animali con rigore unico, unendo scienza e arte.
Dai suoi studi botanici agli animali nei dipinti, un viaggio nella natura secondo il genio rinascimentale.

Leonardo dedicò ampio spazio alla botanica e allo studio degli animali nei suoi taccuini, poiché convinto che comprendere piante e creature viventi fosse essenziale per rappresentare il mondo con precisione e per scoprire le leggi che lo governano. Osservò la natura unendo curiosità scientifica e sensibilità artistica, disegnò con straordinaria accuratezza radici, foglie e fiori anticipando principi della morfologia vegetale e analizzò la crescita delle piante, l’orientamento delle foglie verso la luce e il trasporto dei fluidi interni. Oltre alle piante, Leonardo studiò anche il comportamento animale, il volo degli uccelli, l’anatomia di cavalli, felini e altri mammiferi, cercando schemi comuni tra meccanica e vita. Queste osservazioni influenzarono le sue opere pittoriche e i suoi progetti ingegneristici, fondendo arte e scienza in modo rivoluzionario. L’approccio di Leonardo rimane ancora oggi un modello di interdisciplinarità, capace di collegare biologia, anatomia e rappresentazione artistica con una modernità sorprendente.

INDICE

Leonardo studiò la botanica e gli animali

Leonardo da Vinci non fu solo pittore e inventore, ma anche un appassionato osservatore della natura. Cresciuto in un ambiente rurale, fin da giovane si trovò immerso in paesaggi naturali e dedicò del tempo all’osservazione e al disegno di piante e animali con una precisione che univa estetica e ricerca scientifica.

Nei suoi taccuini, tra cui il celebre Codice Atlantico e il Codice Windsor, si trovano centinaia di schizzi dedicati a fiori, alberi, cavalli, cani, uccelli e insetti.

Perché Leonardo studiò così a fondo la botanica e gli animali? Oltre che per curiosità, per Leonardo comprendere la natura e le sue forme era fondamentale per rappresentarla fedelmente nell’arte e, allo stesso tempo, per scoprire come funzionano i meccanismi della vita.

Il suo approccio univa il rigore dello scienziato e la sensibilità del pittore, ponendolo tra i precursori della moderna biologia e dell’illustrazione scientifica.

Leonardo botanica animali

Quali sono le scoperte botaniche di Leonardo?

Leonardo fu tra i primi a studiare la botanica con metodo sperimentale e a rappresentare nei suoi disegni foglie, fusti e sistemi radicali con estrema precisione, cercando di capire la logica dietro la loro struttura.

Notò ad esempio come le foglie si dispongono a spirale intorno al fusto per ricevere la massima luce possibile, un concetto vicino alla moderna fillotassi, e analizzò la forma degli alberi comprendendo che il diametro complessivo dei rami di un albero tende a eguagliare quello del tronco, intuizione che anticipa principi di biomeccanica vegetale.

Studiò anche la crescita delle piante e il movimento dei fluidi interni, ipotizzando un “sangue verde” simile a quello animale, che oggi sappiamo essere linfa.

Nei suoi appunti descrisse anche l’interazione tra piante e ambiente, la funzione delle radici nel sostegno e nell’assorbimento di acqua, e l’adattamento delle specie alle condizioni climatiche. Questi studi non erano solo teorici ma funzionali a dipingere paesaggi credibili e dettagliati, come nella Vergine delle Rocce, dove la vegetazione è rappresentata con realismo sorprendente.

Cosa scoprì Leonardo sugli animali?

Leonardo dedicò grande attenzione anche al mondo animale e all’osservazione di cavalli, cani, felini e uccelli, disegnandoli con uno stile che univa rigore anatomico e grazia artistica.

Nel Codice sul volo degli uccelli analizzò il movimento alare, la portanza e l’uso delle correnti ascensionali, gettando le basi per i suoi studi sul volo e le sue macchine volanti.

Studiò la muscolatura dei cavalli, realizzando celebri schizzi preparatori per il monumento equestre a Francesco Sforza, mai completato ma rivoluzionario per la conoscenza del corpo equino.

Annotò comportamenti animali e differenze morfologiche tra specie, mostrando una curiosità che andava oltre l’interesse artistico.

Nei suoi appunti si trovano anche riflessioni etiche, forse nate proprio grazie alla conoscenza. Leonardo infatti aveva sviluppato un pensiero avanzato per i suoi tempi e condannava la crudeltà sugli animali, un pensiero avanzato per il suo tempo che rifletteva la sua visione umanistica e rispettosa della vita.

Leonardo botanica

Botanica e animali nelle opere di Leonardo

Gli studi di Leonardo sulla natura entrarono anche nelle sue opere, dove si trova una vegetazione realistica e dettagliata, come nella già citata Vergine delle Rocce, in cui è rappresentato un paesaggio con piante e rocce scavate dall’acqua.

Anche nella celebre Gioconda, l’osservazione del paesaggio riflette una comprensione geologica e botanica mentre nella Battaglia di Anghiari Leonardo aveva previsto una rappresentazione di cavalli particolarmente accurata.

Nelle decorazioni e nei bozzetti di Leonardo si trovano invece studi sui felini e creature fantastiche nate dalla combinazione tra l’osservazione della realtà e l’immaginazione.

La fusione di scienza e arte rende le opere di Leonardo straordinariamente vive e credibili, in cui la natura diveniva parte integrante della narrazione visiva e simbolica, un elemento che contribuiva a trasmettere armonia, movimento e complessità del mondo.