Mostra di Leonardo
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Giugno 05, 2025

La vita privata di Leonardo da Vinci è avvolta nel mistero, e tra le figure più enigmatiche che lo hanno accompagnato c’è Gian Giacomo Caprotti, noto come Salaì. Questo giovane artista fu allievo e assistente di Leonardo per oltre 25 anni, e alcuni studiosi ipotizzano che tra i due ci fosse un legame più profondo.

Chi era Salaì?

Salaì, il cui soprannome significa “piccolo diavolo”, entrò nella bottega di Leonardo da Vinci da giovanissimo e divenne presto il suo allievo prediletto. Era noto per il suo carattere vivace e ribelle, ma anche per la sua bellezza, che Leonardo celebrò in diversi dipinti. Alcuni storici ritengono che il maestro lo abbia ritratto in opere come San Giovanni Battista e persino nella Gioconda, suggerendo che il volto della Monna Lisa possa celare tratti di Salaì.

Un legame speciale

Leonardo e Salaì vissero insieme per molti anni, e il giovane artista fu presente accanto al maestro fino ai suoi ultimi giorni in Francia. Sebbene non ci siano prove definitive di una relazione romantica, alcuni documenti e lettere suggeriscono un affetto profondo tra i due. Inoltre, Salaì fu uno degli eredi di Leonardo, ricevendo parte dei suoi beni dopo la sua morte.

Mostra di Leonardo da Vinci Roma - Gioconda Monnalisa

Il mistero della Gioconda

Una teoria affascinante sostiene che la Gioconda sia un omaggio di Leonardo a Salaì. Alcuni esperti hanno individuato dettagli nascosti nel dipinto, come le lettere “S” e “L” negli occhi della Monna Lisa, che potrebbero riferirsi a Salaì e Leonardo. Questa ipotesi, sebbene controversa, aggiunge un ulteriore strato di mistero a uno dei dipinti più celebri della storia.

La relazione tra Leonardo da Vinci e Salaì rimane un enigma, ma il loro legame ha sicuramente influenzato la vita e l’opera del grande maestro.

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