Leonardo e l’astrologia: simboli celesti e influenze esoteriche nascoste nei suoi codici, nelle sue opere e nei suoi studi.
Leonardo da Vinci non fu soltanto pittore e inventore: nei suoi taccuini si trovano osservazioni astronomiche, simboli cosmici e riflessioni sull’ordine dell’universo che hanno spinto molti a definirlo un “Leonardo esoterico”. Ma fino a che punto si interessò davvero all’astrologia? E quali sono i confini tra i fatti storici e le interpretazioni moderne?
INDICE
- Che segno era Leonardo?
- Cosa pensava Leonardo dell’astrologia?
- Quali indizi astrologici si trovano nelle opere di Leonardo?
- L’astrologia ha influenzato Leonardo?
- Leonardo credeva nell’astrologia?
- È vero che Leonardo era “esoterico” o sono superstizioni?
Che segno era Leonardo?
Leonardo nacque il 15 aprile 1452, quindi era del segno dell’Ariete. Il segno dell’Ariete è noto per la loro energia, il coraggio e lo spirito d’iniziativa, qualità che si ritrovano nel carattere di Leonardo, sempre pronto a sperimentare e ad aprire nuove strade nel sapere umano.
La creatività e la curiosità di Leonardo lo spingevano a interessarsi a molte idee, materie e progetti diversi, un comportamento che ha fatto nascere il sospetto che soffrisse di ADHD ma, come molti Ariete, è possibile che Leonardo fosse mosso da un forte entusiasmo per le novità, da ispirazione e da impulsività che lo portavano a iniziava molte imprese, alcune delle quali non venivano portate a termine.
L’Ariete è un segno di fuoco governato da Marte e spinge all’azione, all’audacia e all’indipendenza, caratteristiche che si riflettono nella vita senza compromessi di Leonardo nella sua volontà di sfidare le convenzioni del suo tempo.
Cosa pensava Leonardo dell’astrologia?
Nel Rinascimento astrologia e astronomia non erano discipline completamente separate, poiché lo studio del cielo serviva sia a calcolare eclissi e posizioni dei pianeti, sia a redigere oroscopi.
Leonardo possedeva libri come la Sphaera mundi, segno che conosceva la cosmologia tolemaica, e nei suoi taccuini annotò il moto della Luna, le macchie solari, il chiarore della “luce cinerea” e perfino l’ipotesi che la Luna riflettesse la luce del Sole, un’intuizione sorprendentemente moderna.
Da Vinci non si limitava a osservare ma confrontava teorie e le metteva alla prova con esperimenti, avvicinandosi più all’astronomia sperimentale che alla predizione astrologica.
Vivendo però in un’epoca in cui l’astrologia influenzava medicina, politica e religione, non ne ignorava i principi e a volte li citava come parte del sapere condiviso.

Quali indizi astrologici si trovano nelle opere di Leonardo?
Alcuni studiosi hanno cercato riferimenti astrologici nelle opere di Leonardo e qualcuno ha ipotizzato che l’Ultima Cena rappresenti una sorta di “zodiaco umano”, con gli apostoli disposti come le dodici costellazioni. Altri invece vedono nella disposizione dei personaggi e nelle mani alzate allusioni a costellazioni e moti planetari, ma si tratta di letture suggestive e non confermate.
Più concreti sono i disegni di diagrammi astronomici nei codici di Leonardo, dove ha raffigurato orbite, eclissi e movimenti celesti. Nei suoi appunti usa a volte simboli planetari e segni zodiacali, segno che ne conosceva il significato e la simbologia.
Questi elementi, però, sembrano più strumenti di studio che pratiche esoteriche, quindi appunti che servivano a registrare osservazioni e non a predire il futuro.
L’astrologia ha influenzato Leonardo?
Nel Quattrocento l’astrologia era considerata una scienza nobile, insegnata nelle università e consultata per decisioni importanti. Ad esempio, prima di firmare un trattato o partire per una battaglia, si consultava un astrologo, e anche la medicina si basava sulle fasi lunari per praticare salassi e prescrivere cure.
Leonardo crebbe in questo contesto culturale e ne assorbì le conoscenze, anche se non risulta che fosse un astrologo di professione. La sua mente curiosa integrò il sapere astrologico con osservazioni empiriche, superando il pensiero magico verso un approccio più scientifico.
In questo senso rappresenta la transizione tra Medioevo e modernità, poiché conosceva la tradizione esoterica, ma la usava come trampolino per indagare la natura con metodo sperimentale.

Leonardo credeva nell’astrologia?
amava i simboli e le corrispondenze tra macrocosmo e microcosmo e il celebre Uomo vitruviano è un manifesto di questa visione. L’uso di proporzioni numeriche e geometrie sacre nelle sue opere rientra in un linguaggio simbolico condiviso dagli artisti rinascimentali, volto a esprimere ordine e perfezione.
Anche nelle pitture religiose, Leonardo inserisce paesaggi cosmici e dettagli naturali che evocano l’interconnessione tra uomo, natura e cielo e alcuni studiosi hanno rintracciato influssi neoplatonici e alchemici nel suo pensiero, più come filosofia della natura che come pratica magica.
Gli appunti di Leonardo non fanno pensare che credesse nell’astrologia. Leonardo infatti menziona “influssi” e “corpi celesti” in relazione ai cicli naturali, come la crescita delle piante o l’alternarsi delle maree ma, contemporaneamente, critica chi si affida ciecamente all’autorità dei testi senza verificare con l’esperienza e nei suoi scritti si trovano frasi in cui liquida le previsioni astrologiche come superstizione, sostenendo che l’uomo deve conoscere la natura per mezzo dell’osservazione.
Leonardo era sicuramente affascinato dall’ordine del cosmo, ma cercava di spiegarlo con la matematica e l’esperienza, non con la divinazione.
È vero che Leonardo era “esoterico” o sono superstizioni?
Molte delle letture esoteriche su Leonardo nascono in epoca recente, alimentate dal fascino del “genio misterioso” e da romanzi come Il codice da Vinci. In realtà, i documenti storici ci restituiscono l’immagine di un uomo razionale, curioso e sperimentatore, più vicino alla scienza che all’astrologia o alla magia.
Parlare di “Leonardo esoterico” potrebbe quindi avere senso solo se si intende il termine come “ricercatore dei segreti della natura”, non come adepto di pratiche occulte.
Il suo approccio fu sempre quello di osservare, disegnare, verificare e, anche quando usava simboli astrologici o parlava di influssi celesti, lo faceva per spiegare fenomeni reali, non per predire il destino.
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Liam
E stato molto approfondito
18 Gennaio 2024