Oggi dedichiamo il nostro appuntamento settimanale a una curiosità che riguarda il Grande Genio che forse non tutti conoscono.
Normalmente, siamo soliti parlare di Leonardo Da Vinci per le sue grandi invenzioni e/o per le sue opere d’arte. In realtà, Leonardo nella sua vita si è occupato anche di feste per la corte sforzesca.
Nel 1490, infatti, Ludovico il Moro, incaricò Leonardo di creare un evento in pompa magna per il matrimonio di Gian Galeazzo Sforza e Isabella d’Aragona, la cosiddetta “Festa del Paradiso” di cui si è poi a lungo parlato.
Si trattava di una rappresentazione teatrale che aveva l’obiettivo di esaltare le virtù di Isabella d’Aragona e per cui il Grande Genio ideò incredibili e mastodontiche macchine e costumi. Il tutto fu accompagnato dalle musiche e i versi del poeta di corte Bernardo Bellincioni.
Questo, però, non fu l’unico evento che organizzò Leonardo. L’anno dopo, infatti, nel 1491, per il festeggiamento di Ludovico e Beatrice d’Este, Leonardo si occupò di organizzare un corteo con gli staffieri del marchese Galeazzo Sanseverino, di cui ideò maschere e costumi.
Non solo. Negli anni successivi, si occupò ancora di intrattenimento per la corte e tra il 1487 e il 1490 ideò centinaia di rebus (di cui fu maestro indiscusso), che oggi sono conservati presso la Royal Library di Windsor – decifrati solo nel 1954 da Augusto Marinoni. L’aspetto più interessante del rapporto fra Leonardo e l’enigmistica è il modo in cui pensò e disegnò questi rebus, ossia al rovescio, anticipando di fatto quelli che conosciamo oggi.
Insomma, una vita dedicata all’arte e alla scienza, in cui però il divertimento e l’intrattenimento non sono mai mancati.