A più di dieci anni dall’apertura della nostra Mostra “Leonardo da Vinci. Il Genio e le Invenzioni – Le Grandi Macchine interattive” nel cuore della capitale, la figura del grande Genio continua ad essere oggetto di nuove indagini e scoperte scientifiche, oltre che artistiche.
Proprio qualche settimana fa, infatti, uno studio internazionale del Politecnico di Milano, dell’Istituto europeo di bioinformatica (Embl-Ebi), del Cold Spring Harbor Laboratory, del Mrc London Institute of Medical Sciences e dell’Università di Heidelberg, e pubblicato sulla rivista scientifica «Nature», ha dimostrato la scoperta della funzione delle trabecole del cuore, le stesse che vennero disegnate per la prima volta proprio da Leonardo da Vinci cinque secoli fa.
Il grande Genio, infatti, ha dedicato molto tempo ai suoi studi anatomici. È stato il primo a intuire l’importanza del cuore, come fulcro centrale per la trasmissione del sangue nel corpo umano.
E fu sempre lui a disegnare per la prima volta queste sottilissime fibre muscolari che rivestono la parte interna dei ventricoli e che, al contrario di quanto si credeva fino ad oggi, giocano un ruolo fondamentale nella contrazione del cuore, incidendo notevolmente anche sul rischio di malattie cardiovascolari.
La recente ricerca, che ha prodotto risultati storici nel campo della medicina e dell’anatomia, è stata realizzata anche grazie all’impiego di sofisticate tecnologie come l’intelligenza artificiale. Tuttavia, rimane particolarmente indicativo il fatto che ben cinque secoli prima, senza nessuno dei raffinati strumenti di ricerca che ci sono a disposizione oggi, Leonardo sia riuscito ad essere un importante precursore e ad anticipare i tempi ancora una volta.