Oggi vi parliamo del mistero di cui si sta parlando in questi giorni e che riguarda il nostro amato Leonardo Da Vinci, ossia la data della sua visita a Villa Adriana a Tivoli. L’unica certezza che si ha a tal proposito è una iscrizione di mano fatta da Leonardo stesso su un foglio del Codice Atlantico. Su tale foglio ci sono scritte le seguenti frasi: “Tivoli vecchio, casa di Adriano” e, ancora, “20 marzo 1501”.
Secondo gli studi effettuati la data corrisponde alla cronologia proposta nel disegno “Codice Arundel”. L’inizio dell’anno 1500 potrebbe essere confermato, infatti, poiché Da Vinci ad Aprile tornò a Firenze dopo essere stato insieme all’amico matematico Luca Pacioli, ospite di Isabella D’Este alla corte di Mantova. La visita nella Capitale puo’, quindi, essere riconducibile al 1501, magari dopo un suo breve viaggio anche se non ci sono documenti che attestano tale ipotesi. Una cosa è certa: Leonardo fece tesoro di quello che vide a Tivoli e a testimoniarlo è uno dei disegni presenti nel Codice Arundel, dove viene ritratto il Serapeo come poteva essere ammirato nei primissimi anni del ‘500. Inoltre, tra il 1506 ed il 1508 Leonardo realizzò la macchina scenica per l’allestimento del dramma di Angelo Poliziano “La Favola di Orfeo”. Non si sa se questa opera fu mai realizzata, però sappiamo che il disegno di Leonardo era diviso in due parti. In alto ci sono colline e ruscelli, nel mezzo c’è una grande e misteriosa montagna dove spunta un’enorme porta. In basso, infine, è disegnata una grotta, ossia il Serapeo. Tale disegno ricorda Villa Adriana, questo significa che Leonardo passò per Tivoli e rimase colpito dalla bellezza dei resti della Villa.